La sessualità costituisce la sfera dell’esistenza umana più carica di emozioni e sentimenti, tanto da renderla origine di paure, divieti, tabù, produzioni artistiche..
Perché?
Tre fattori possono aiutarci a capirne la complessità:
1. la possibilità di procreare esseri umani investe di significati positivi o negativi il rapporto sessuale
2. il piacere fisiologico associato agli atti sessuali
3. l’intimità, corporea e psicologica, che gli atti sessuali richiedono ai protagonisti.
Nel 1929 l’etnologo Malinowski affermava: “il sesso implica l’amore e il fare all’amore, diventa il nucleo di istituzioni come il matrimonio e la famiglia, impregna di sé l’arte.. Domina quasi ogni aspetto della cultura… è più una forza sociologica e culturale che una mera relazione fisica tra due individui”.
La funzione sessuale è estremamente importante per la conservazione della specie e questo spiega perché la selezione naturale l’abbia dotata di caratteristiche che portano a far ripetere il più possibile i comportamenti ad essa collegati (Dèttore 2001).
Da una prospettiva biologico-evoluzionista, la sessualità ha una duplice funzione: garantire la riproduzione e sopravvivenza della specie ed assicurare la variabilità dei geni all’interno della specie.
Tre fattori possono aiutarci a capirne la complessità:
1. la possibilità di procreare esseri umani investe di significati positivi o negativi il rapporto sessuale
2. il piacere fisiologico associato agli atti sessuali
3. l’intimità, corporea e psicologica, che gli atti sessuali richiedono ai protagonisti.
Nel 1929 l’etnologo Malinowski affermava: “il sesso implica l’amore e il fare all’amore, diventa il nucleo di istituzioni come il matrimonio e la famiglia, impregna di sé l’arte.. Domina quasi ogni aspetto della cultura… è più una forza sociologica e culturale che una mera relazione fisica tra due individui”.
La funzione sessuale è estremamente importante per la conservazione della specie e questo spiega perché la selezione naturale l’abbia dotata di caratteristiche che portano a far ripetere il più possibile i comportamenti ad essa collegati (Dèttore 2001).
Da una prospettiva biologico-evoluzionista, la sessualità ha una duplice funzione: garantire la riproduzione e sopravvivenza della specie ed assicurare la variabilità dei geni all’interno della specie.
Essa consente il raggiungimento di due scopi: la Procreazione ed il Piacere.
La rivoluzione sessuale degli anni ‘60-’70 ha cambiato radicalmente la concezione dei ruoli sessuali e della sessualità che, da fatto privato, è diventata fenomeno pubblico, un prodotto di consumo, mentre la finalità procreativa è diventata secondaria rispetto alla ricerca del piacere sessuale. Inoltre, i ruoli sessuali maschili e femminili non rispondono più al modello tradizionale maschio-predatore/femmina-preda.
La rivoluzione sessuale degli anni ‘60-’70 ha cambiato radicalmente la concezione dei ruoli sessuali e della sessualità che, da fatto privato, è diventata fenomeno pubblico, un prodotto di consumo, mentre la finalità procreativa è diventata secondaria rispetto alla ricerca del piacere sessuale. Inoltre, i ruoli sessuali maschili e femminili non rispondono più al modello tradizionale maschio-predatore/femmina-preda.
Innamoramento e corteggiamento
Questi due tipi di condotta costituiscono l’inizio dei rapporti di coppia e dipendono da fattori culturali, abilità sociali, immagine di sé e capacità di autocontrollo.
È piuttosto difficile definire cos’è l’amore. Gli antichi greci lo consideravano una forma di pazzia, in grado di causare azioni irrazionali ed inusuali in chi ne veniva colpito.
Numerosi studi dimodtrano che l’innamoramento, con la sua sensazione di euforia, sembra essere mediato da ormoni simili alle anfetamine: dopamina, noradrenalina e feniletilamina; tale fase sembra finire dopo circa 4 anni: il tempo necessario per accudire un figlio!
Quando l’innamoramento finisce
Terminata questa fase, l’evoluzione spingerebbe i membri della coppia a disamorarsi e separarsi, al fine di permettere nuovi unioni con altri uomini ed altre donne e garantire un pool genetico sempre più ricco.
Tuttavia, per altri l’amore, meno ardente ma più sicuro, continua mediato da ormoni che danno un senso di pace e sicurezzale: le endorfine, antidolorifici naturali.
Differenze tra maschi e femmine: genetica o cultura?
Quotidianamente ci accorgiamo delle differenze esistenti tra maschi e femmine. Le donne, ad esempio, provano più paura, ma gli uomini la esprimono maggiormente a livello fisiologico; esprimono la rabbia col pianto; presentano una maggiore reattività emozionale; ricercano nell’amicizia colloquio e apertura, mentre gli uomini la condivisione di attività. Le donne desiderano l’unione sessuale assieme al coinvolgimento affettivo; gli uomini, invece, ricercano il sesso per il puro piacere di farlo. Infine, le donne nelle relazioni di coppia emettono più comportamenti direttivi; gli uomini sono più portati alla ritirata ed alla collaborazione.
Ma quant’è il peso della cultura nella determinazione di tali differenze?
L’orientamento sessuale
L’orientamento sessuale è dato dalla serie di stimoli erotici per un dato individuo, cioè oggetti, animati o inanimati, e situazioni in grado produrre eccitamento sessuale. La fase cruciale per lo stabilirsi delle preferenze sessuali è la pubertà (10-13 anni) ed esse sono influenzate da variabili biologiche e socioculturali.
Nei maschi in età adolescenziale l’esperienza omosessuale sembra piuttosto comune: si tratta, in genere, di esplorazioni che contribuiscono all’apprendimento ed allo sviluppo sessuale. Tuttavia nella cultura occidentale, tali esperienze sono spesso vissute con forti sensi di colpa.
La dimensione più saliente dell’orientamento sessuale è il sesso del proprio partner. Questa classe di stimoli riguarda il fatto che una persona si definisca eterosessuale, bisessuale o omosessuale. L’orientamento sessuale non coincide con l’identità sessuale. Infatti, una persona potrebbe essere eccitata da stimoli omosessuali, ma non considerarsi tale e persone che mostrano comportamenti omosessuali, potrebbero essere attratti dall’altro sesso.
L’orientamento sessuale non è dicotomico, omo-eterosessuale, ma si estende lungo un continuum
Le disfunzioni sessuali
Una disfunzione sessuale è caratterizzata da un’anomalia del processo che sottende il ciclo di risposta sessuale, o da dolore associato al rapporto sessuale. Il ciclo di risposta sessuale può essere diviso nelle seguenti fasi e la disfunzione sessuale può riguardarne una o più:
1. Desiderio
2. Eccitazione
3. Orgasmo
Le disfunzioni sessuali sono spesso prodotte da convinzioni errate che generano ansia:
· Timore del godimento sessuale, percepito come colpa o peccato
· Timore di non riuscire, “ansia da prestazione”
· Timore di essere spettatore delle proprie prestazioni sessuali, di non essere spontanei
· Timore di perdere il controllo, di comportarsi in modo riprovevole
· Timore dell’altro sesso, delle sue reazioni
Queste ed altre paure sono spesso legate alle seguenti idee irrazionali, veri e propri miti della sessualità:
· L’efficacia di un uomo come amante dipende dalle dimensioni del suo pene (seni per le donne)
· Eiaculazioni o masturbazioni troppo frequenti possono generare disturbi fisici e mentali
· L’orgasmo vaginale, non quello clitorideo, costituisce la forma matura di orgasmo femminile
· Un rapporto sessuale riuscito deve comportare un orgasmo simultaneo nei partner
· Se si è attratti da fantasie con persone del proprio sesso si è omosessuali
· L’alcool è uno stimolante sessuale
· Il sesso orale tra uomo e donna è indice di tendenze omosessuali